Wilhelm Dachauer

Wilhelm Dachauer

di Harm Wulf

Dachauer nacque a Ried im Innkreis (Oberösterreich – Alta Austria) il 5 aprile 1881 figlio di un fabbricante di orologi. La produzione di orologeria era una vecchia tradizione della famiglia Dachauer e Wilhelm iniziò a lavorare nel laboratorio paterno mentre suo fratello più giovane Max si dedicò una carriera come musicista. Alla fine gli fu concesso di andare a Vienna dove fece il suo apprendistato come pittore decorativo e d’interni nell’attesa di essere ammesso all’Accademia di Arti figurative. Dal 1899 al 1907 studiò alla Akademie der bildenden Künste con il Prof. Griepenkerl. L’ispirazione dei suoi primi lavori venne dal mondo contadino e una sua opera di tema rustico fu esposta alla mostra della Secessione nel 1913. Intraprese lunghi viaggi e ritornò a Vienna per lavorare come pittore. Nella Prima Guerra Mondiale fu inviato in Italia e Romania come ufficiale medico e più tardi come grafico dell’agenzia informativa dell’esercito. Dopo la Prima Guerra mondiale cambiò il suo stile da un indirizzo secessionista a un deciso realismo e lavorando nella città natale di Ried come libero artista. Nel 1928 fu chiamato alla Akademie der bildenden Künste, dove sarà insegnante fino al 1944 e rettore per due volte. Tra i suoi studenti ci furono Hildegard Joos, Maria Lassnig e Peppino Wieternik. Disegnò molti francobolli e banconote per il governo austriaco. Uno dei suoi francobolli della serie Nibelungen (8+2 Groschen) del 1926 fu stato votato come “il più bel francobollo del mondo” all’Esposizione Filatelica di Cincinnati. Dieci vetrate e un altare nella cappella dell’ospedale Ried furono disegnati dall’artista nel 1928. Wilhelm Dachauer rappresentò intensamente con la sua opera artistica l’interesse per il lavoro rurale, le tradizioni del mondo contadino, la religiosità ancestrale. Queste tematiche lo faranno apprezzare come artista anche durante il regime nazionalsocialista che gli commissionò moltissimi dipinti e francobolli del Reich tra cui quello diffusissimo con l’effige del Führer. Nel 1940 tenne una conferenza all’Accademia sul tema “Gestaltung des Bauerntums und des deutschen Mythos – Forma del contadinato e mito tedesco”. Una recensione sul Linzer Tagesport del 16 giugno 1941 affermò: “L’arte di Wilhelm Dachauer è vera e forte; nasce dal popolo e dalle sofferenze della gente dell’Innviertels (regione del fiume Inn), rappresenta la fatica dei contadini nella completa unione tra natura e uomini. Legato alla terra e al sangue è quest’artista nordico che, attraverso la sua ricerca interiore, ci connette con i nostri avi germanici”. Dopo il 1945, nonostante la cooperazione con il regime, gli vengono commissionati ancora molti lavori per l’indiscussa altissima qualità artistica delle sue opere; tra le altre la serie filatelica del 1949 Die Heimkehrer. Wilhelm Dachauer morì a Vienna il 26 febbraio 1951 e venne sepolto in una tomba d’onore (Ehrengrab) nel Zentralfriedhof della capitale austriaca. Il centenario della nascita dell’artista nel 1981 è stato ricordato con un’emissione filatelica di un francobollo inedito della serie Nibelungen e una cartolina con un autoritratto del Prof. Wilhelm Dachauer eseguito nel 1943 di proprietà della figlia dell’artista che vive a Vienna.

Bibliografia

Wilhelm Dachauer, Gemälde und Briefmarken, 1963

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