M. Odin Wiesinger

 

 

di Harm Wulf

Nella mitologia nordica Fenrir rappresenta la forza distruttrice. Un terribile mostro dalle sembianze di lupo gigantesco primo figlio di Loki e di Angrboda. Gli dei conoscono la profezia che prevede che il lupo sarà causa della distruzione del mondo nel Ragnarok. Legato al terzo tentativo dagli Dei, Fenrir ha divorato la mano di Tyr e sarà colui che ucciderà Odino nella battaglia finale.

La prima volta che ho visto un lavoro di M. Odin Wiesinger, si trattava di una rappresentazione del lupo Fenrir, un bassorilievo in pietra dalla straordinaria forza espressiva che illustrava la copertina del secondo numero della rivista “Tyr. Myth, Culture, Tradition” http://tyrjournal.tripod.com/

M. Odin Wiesinger è un pittore, artista grafico, incisore e scultore nato nel 1961 ad Andorf nell’alta Austria. Artista poliedrico, ha iniziato i suoi studi artistici nel corso superiore per pittura ed arti grafiche della Hochschule für Gestaltung a Linz con i docenti Prof. Eric van Ess, Prof. Peter Kubovsky e Prof. Alfred Billy. Nella stessa scuola ha frequentato anche i corsi di scultura. Ha sviluppato un suo particolarissimo stile assolutamente estraneo alle correnti artistiche contemporanee. Comincia a partecipare ad esposizioni collettive e personali in patria e all’estero ed ottiene un premio di merito nella prima biennale Ex Libris ad Ortona. Inizia una serie di dipinti e ritratti dedicati alla saga dei Nibelunghi, alla rivoluzione del 1848, ai “Winterreise” di Schubert, all’industria, allo studio dei colori ed alla mitologia antica. Esegue molti lavori di scultura in marmo, pietra e bronzo per decorazioni, portoni, stemmi e monumenti. Tra le altre opere ricordiamo il Josef Weinheber Gedenktafel a Mödling, il monumento ad Hans Kudlich a Gurk in Carinzia e quello della St. Marienkirchen presso Schärding, la scultura in granito "Ikarus" a Passau. Illustra l’edizione del 2000 del calendario tradizionale Jahrweiser http://www.jahrweiser.at/ con il frontespizio e dodici dipinti ad olio ispirati al mito di Sigfrido per i mesi dell’anno, e realizza le illustrazioni di libri a riviste tra cui Tyr e Aula http://www.dieaula.at/.Tra i ritratti notevole quello ad olio del Stift Reichersberg al Ministero della Giustizia e il bassorilievo in pietra di Franz Stelzhamer. La sua ispirazione trae spunto in larga parte dalle creazioni arcaiche della preistoria, dall’arte rinascimentale, dal Simbolismo e dall’Espressionismo. In una intervista del 1998 descriveva l’arte come “culto degli elementi” e affermava “Il nostro tempo ha bisogno di miti. Soprattutto deve essere fedele alla mitologia dei nostri stessi antenati. Le mitologie greco-romane, celtiche e germaniche hanno intensamente influenzato il mio lavoro e la scelta dei soggetti artistici, per cui ci sono molte intersezioni e punti di contatto tra la mia arte e le religioni e le saghe dell’Europa arcaica. Dire che quello che faccio è rappresentare la “Tradizione” e solo in parte vero. Se guardo il mio lavoro nel complesso lo descriverei come parte di una ‘Rinascita’”. (in TYR 2 : Myth-Culture-Tradition, 2004, stampato in USA da Ultra Publishing, P. O. Box 11736, Atlanta, Georgia. E-mail: ultrdisc@aol.com)

Per contatti:

ATELIER ODIN,

A - 4770 Andorf

Tel.: 0032 (0)7766-3388,

Fax: 0032 (0)7766-22784

Mobil: 0032 (0)664-4867557

E-mail: atelier.odin@aon.at

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