Karl Diebitsch

Karl Diebitsch nacque ad Hannover il 3 gennaio 1899. Dopo aver frequentato le scuole nella città natale iniziò un apprendistato come pittore decorativo che dovette interrompere a causa della prima Guerra Mondiale. Nell’ottobre del 1915 sospese gli studi si arruolò come volontario di guerra in marina. Ricevette la Croce di ferro di seconda classe per il suo servizio e, nel 1918, fu promosso artigliere. Dopo la guerra completò l’apprendistato di pittura decorativa. Nel semestre invernale del 1919/20 studiò all’Accademia d’Arte di Monaco, dove frequentò la scuola di disegno con Hermann Groeber (1). Oltre alla sua formazione artistica, Diebitsch iniziò anche a impegnarsi politicamente quando si trasferì a Monaco. Già nel 1919 era nel treno blindato della milizia nazionale dei residenti nella capitale bavarese. Incontrò Dietrich Eckart e poco dopo Adolf Hitler e si unì al NSDAP nel maggio 1920 con il numero di tessera 1463. Nella primavera del 1920 prese parte alle battaglie della Ruhr. Nel 1921, come membro del Freikorps Oberland (2) prese parte a battaglie sul confine tedesco-polacco e fu gravemente ferito nelle battaglie sull’Annaberg. A Breslavia fu uno dei membri fondatori del gruppo locale NSDAP. Nel 1923 intraprese azioni di sabotaggio nella Renania occupata. Diebitsch vide in modo critico lo sviluppo tumultuoso del partito, si dimise e, in seguito, fu reintegrato ma la nuova adesione avverrà solo il 10 giugno 1937 con l’iscrizione n. 4.690.956. Dal 1923 al 1925 frequentò nuovamente l’Accademia di Monaco, dove fu di nuovo allievo dell’allora influente Hermann Groeber. Oltre a Diebitsch, importanti studenti di Groeber includevano Thomas Baumgartner (3), Hermann Otto Hoyer (4), Ginger Paulsen e Hans Stadlberger. Dopo aver completato la sua formazione all’Accademia, Diebitsch lavorò come ritrattista e pittore di genere a Monaco realizzando notevoli ritratti di alta qualità. Lo stile influenzato dall’impressionismo del suo maestro a volte può essere visto nei suoi primi lavori, mentre trovò il suo stile decisamente realistico alla fine degli anni ’20. Il 23 aprile 1925 sposò Anna Raithel. Dal matrimonio ebbe un figlio e una figlia, Helga. Ancora negli anni ’20, Diebitsch si dedicò alla pittura su porcellana, ma anche su vetro dipinto e maiolica. Dal 1927 al 1931 fu direttore di un’azienda di pittura su porcellana a Monaco. A causa delle condizioni economiche dell’epoca, la domanda diminuì e inizialmente non riuscì a trovare un lavoro fisso. Nel 1933 Diebitsch si spostò con la famiglia a Berlino e entrò a far parte del Reichsverband Bildenden Künstler Deutschlands. Nel 1933 fece domanda di arruolamento nelle SS, che gli fu concessa il 9 settembre 1934 come SS tessera n. 141990. Lo stesso giorno Heinrich Himmler lo promosse a SS-Obersturmfuhrer. Per Himmler, in qualità di dirigente del Abteilung für kulturelle ForschungDipartimento per la ricerca culturale all’interno dello staff personale del SS-Reichsführer, Diebitsch divenne un consigliere centrale per le questioni artistiche. Il primo gennaio del 1936 divenne SS-Hauptsturmführer, il 9 novembre dello stesso anno SS-Sturmbannführer e il 25 luglio 1937 SS-Obersturmbannführer. Il 3 gennaio 1936 Diebitsch fondò la manifattura di porcellane Porzellmanufaktur Allach (5) insieme ai membri delle SS Franz Nagy, Theodor Kärner (6) e Bruno Galke. Negli anni che seguirono Diebitsch lavorò intensamente nel campo dell’arte della porcellana e ottenne numerosi appalti pubblici. Tra l’altro disegnò il fodero per il pugnale delle SS M36, preparò il disegno delle caserme delle SS, creò i bozzetti per vari francobolli, lo stemma dell’associazione di ricerca tedesca Ahnenerbe (7), molti e disegnò l’iconica divisa nera per le SS con il grafico Walter Heck (8).  Le divise furono poi prodotte dalla Hugo Boss AG di Metzinger. Diebitsch disegnò anche molti arazzi che spesso venivano tessuti e realizzati da sua sorella Elsie Seifert nella ditta München-Gobelin Wandteppichwerk. Elsie realizzò su disegno del fratello anche il famoso arazzo ritrovato nella residenza di Berchtesgaden di Heinrich Himmler nel 1945 dai soldati del 506° reggimento di fanteria paracadutisti della 101° aviotrasportata. Sembra provenisse da una serie più grande di arazzi salvati dall’incendio del Reichstag nel 1933. Tra le creazioni in ceramica della fabbrica di Allach l’opera più famosa è sicuramente il candeliere di Jul o Julleuchter (9), il prodotto principale della Porzellmanufaktur Allach. I candelieri venivano donati ai membri delle SS ed usati nei momenti più importanti delle festività dell’anno (10). Nel maggio 1939 fu incaricato di progettare le finestre di vetro per la parete esterna della cattedrale König Heinrich nell’abbazia di Quedlinburg in cui era sepolto Heinrich I der Vogler. In occasione della nomina di Joachim von Ribbentrop a SS-Obergruppenführer nel 1940, Heinrich Himmler gli donò il monumentale dipinto Verteidigung der Leibstandarte-SS Difesa della Leibstandarte-SS di Karl Diebitsch. Il 4 gennaio 1937, Diebitsch andò alla cerimonia di battesimo di Thorisman Wolff di un anno, figlio di Karl Wolff, l’aiutante capo di Heinrich Himmler. La cerimonia è stata progettata da Karl Maria Weisthor, insieme a Himmler e Heydrich, uno dei padrini. Nel 1939 Diebitsch fu testimone al matrimonio di Jochen Peiper (11), che conosceva dal 1935, e di sua moglie Sigurd Hinrichsen, una delle segretarie di Himmler. Diebitsch rimase amico intimo dei Peiper. Il 20 aprile 1939 Adolf Hitler gli conferì il titolo di professore su richiesta di Himmler. Il 1marzo 1940 Diebitsch fu assegnato alle Waffen-SS, dove ricoprì vari incarichi come SS-Standartenführer der Reserve. Fu impiegato presso il più alto capo delle SS e della polizia in Italia e presso l’Ufficio centrale del personale delle SS. Dal 15 gennaio al 28 luglio 1940, Diebitsch fu comandante del 11. Totenkopf-Standarte e poi brevemente comandante del 10.SS-Panzergrenadier Regiment Westland e successivamente comandante della SS Flak Abt. Wiking. Il 20 aprile 1944 fu insignito della Croce di ferro di prima classe. Nell’estate del 1944 Diebitsch fu nuovamente nominato nel Persönlichen Stab SS-Reichsführer, Chef Amt München. Il 20 aprile 1944, Diebitsch fu promosso SS-Oberführer dell’Allgemeine SS. Parallelamente alla sua ascesa nelle SS, Diebitsch cooperò con Himmler per le questioni artistiche e acquisì incarichi onorari nel settore culturale.  Nel 1938, nel 1939, nel 1940 e nel 1944 partecipò con quattro dipinti alla Grande Esposizione d’Arte Tedesca nella Casa dell’Arte Tedesca di Monaco. Mutter del 1939 fu acquistato dal SS-Reichsführer per la somma di 3000 RM. Dopo la seconda guerra mondiale, Karl Diebitsch subì processi, denazificazione, trafugamento e distruzione di molte delle sue opere artistiche tra cui i celebri arazzi i cui disegni andarono distrutti durante i bombardamenti. Negli anni seguenti lavorò, tra l’altro, per la fabbrica di porcellane Heinrich & Co. a Selb. A quel tempo, insieme a Karl Mötsch, sviluppò la cosiddetta porcellana Heinrich Gemmo, un metodo speciale di lavorazione della porcellana in cui il motivo da dipingere viene macinato a mano in modo concavo nella porcellana. Nel 1955-56 lavorò brevemente per la neonata fabbrica di porcellane Niederrhein e poco dopo nel 1957 lavorò per Lorenz Hutschenreuther a Selb. Nel 1959 uscì il libro di Carl Diebitsch Figuren. Die Porzellanplastik einst und jetzt. Scultura in porcellana ieri e oggi Verlag Bamberg Körting, 1959. Nel libro del 1959 il nome dell’artista, così come in molte opere e manifesti, è scritto con la C. In molti documenti e cataloghi ufficiali il nome appare invece con la K. Negli ultimi anni della sua vita, Diebitsch si dedicò interamente alla pittura. Morì a 86 anni da vedovo nella sua casa di Kreuth sul Tegernsee in Baviera il 6 agosto 1985.

Libri:

Die Deutschen Baumeister Oberland in Oberschlesien um 1922

Porzellan manufaktur Allach. Verzeichnis Der Erzeugnisse-Liste 1938-39

 

Mostre:

 1929 Münchner Kunstausstellung im Glaspalast, München con il dipinto Porträt Nei Sonarder

1931 Münchner Kunstausstellung im Glaspalast, München con tre dipinti Fräulein Lisl Buck, Am Sulzenaufener (Stubai), Falbeson bei Ranalt (Stubai)

1938 Deutsche Architektur und Kunsthandwerkausstellung im Haus der Deutschen Kunst, München con il progetto Wandteppich für den Festsaal des Führerheims der SS-Standarte Deutschland

1938 Große Deutsche Kunstausstellung, München con il dipinto Mutter

1939 Große Deutsche Kunstausstellung, München con il dipinto Mutter, acquistato da Heinrich Himmler per RM 3.000

 1940 Große Deutsche Kunstausstellung, München con il dipinto Helga

 1944 Große Deutsche Kunstausstellung, München con il dipinto Helga

 1944 Deutsche Künstler und die SS, Breslau con il dipinto Helga e un candelabro in porcellana. A proposito del dipinto Helga il catalogo spiega: “Professor Carl Diebitsch hat das Wunschbegehren aller im Felde stehenden Väter – das Erinnern an Frau und Kind – wachgehalten durch das Kinderbildnis seiner Tochter Helga.” Il professor Carl Diebitsch ha mantenuto vivo il desiderio di tutti i padri sul campo di battaglia – il ricordo di moglie e figlio – attraverso il ritratto infantile di sua figlia Helga.

 1944 Deutsche Künstler und die SS, Salzburg con il dipinto Helga

Note

(1) https://de.wikipedia.org/wiki/Hermann_Groeber

(2) https://de.metapedia.org/wiki/Freikorps_%E2%80%9EOberland%E2%80%9C

 (3) https://de.wikipedia.org/wiki/Thomas_Baumgartner

(4) http://galleria.thule-italia.com/hermann-otto-hoyer/

(5) https://de.metapedia.org/wiki/Porzellan-Manufaktur_Allach

https://archive.org/details/Porzellan-Manufaktur-Allach-Verzeichnis-der-Erzeugnisse

(6) https://de.wikipedia.org/wiki/Theodor_K%C3%A4rner

(7) https://de.metapedia.org/wiki/Forschungsgemeinschaft_Deutsches_Ahnenerbe_e._V.

(8) https://en.wikipedia.org/wiki/Walter_Heck

(9) https://de.metapedia.org/wiki/SS-Julleuchter

(10) Fritz Weitzel La famiglia SS. Svolgimento delle feste annuali in famiglia Ritter Edizioni, 2010

(11) https://de.metapedia.org/wiki/Peiper,_Joachim

 

Bibliografia

https://en.wikipedia.org/wiki/Karl_Diebitsch

https://de.wikipedia.org/wiki/Karl_Diebitsch

https://de.metapedia.org/wiki/Diebitsch,_Karl

https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Stamps_by_Karl_Diebitsch

https://allach-porcelain.com/history-of-allach-porcelain/artists/

https://archive.org/details/Porzellan-Manufaktur-Allach-Verzeichnis-der-Erzeugnisse

https://germaniainternational.com/thebigtapestrygrosse.html

https://www.germaniainternational.com/nssstapestries.html

https://www.ns-kunst.com/porzellan-allach/an-original-ink-radierung-by-prof-carl-diebitsch-ss-oberfuhrer-d-r-3546/

https://www.ratisbons.com/shop/post-auction-sale/diebitsch-karl-his-wife-in-a-traditional-dress-oil-on-canvas.html

https://www.rockislandauction.com/detail/59/3372/historic-massive-third-reich-tapestry-attributed-to-himmlers-pe

Deutsche Heimat . Werdenfelser Land und Allgäu. Originalgraphik für Kunst- und Heimatfreunde mit einer Einführung von T. Lindner. München und Schwabing, Durner, um 1920. Mit 109 Or.-Radierungen von Karl Diebitsch, Karl Panzerbieter, Walter Sandstein u. Paul Schwertner.

Oberland in Oberschlesien. Auf Grund eigener Berichterstattung bearbeitet vom Verlag Die Deutschen BaumeisterJ.Lindauersche Universitäts-Buchhandlung, München , 1921 Visionabile e scaricabile al linkhttps://archive.org/details/DieDeutschenBaumeisterOberlandInOberschlesienum

Carl Diebitsch Figuren. Die Porzellanplastik einst und jetzt. Verlag Fachwerbung Körting, Bamberg 1959

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