Josef Hengge
Josef Hengge
di Harm Wulf
Josef Hengge nacque a Kempten nell’Allgäu il 23 gennaio1890. Nel 1904 iniziò un periodo di apprendistato presso l’atelier di Alois e Matthäus Haugg a Ottobeuren (1). Dal 1908 al 1913 Josef Hengge studiò nella scuola d’arte comunale di Monaco. Più tardi frequentò la Städtische Gewergebschule e la Königliche Kunstgewerbeschule a Monaco di Baviera. Il 4 agosto 1914 si arruolò come caporale. Nel 1915, durante la prima Guerra mondiale, Josef Hengge fu ferito gravemente da una granata presso Arras dove aveva dipinto una chiesa da campo. Solo dopo mesi l’artista potè essere operarato. L’artista ebbe ottimi rapporti con la famiglia reale Wittelsbach di Baviera specialmente con il Principe Rupprecht (2) e con la contessina Keßling che lo invitò con una lettera a visitare il Wittelsbacher Palais. Frequentò la Akademie der bildenden Künste a Monaco dal 1918 al 1927. Tra i suoi insegnanti ci furono Franz von Stuck (3) e Angelo Jank (4). Nonstante la giovane età, una volta stabilitosi a Monaco, l’artista guadagnò diversi riconoscimenti. La sua tecnica pittorica tra gli anni venti e trenta si rifaceva ad un potente realismo tanto che taluni critici lo soprannominarono l’Egger-Lienz (5) dell’Allgäu. Dipinse molti affreschi, tecnica a lui particolarmente congeniale, e dipinti che raffiguravano capi militari, lavoratori, contadini, tagliatori di legno, ed esponenti della famiglia reale bavarese. Josef Hengge espose spesso i sui lavori alla Grosse Münchener Kunstausstellung presso il Glaspalast. Ancora molto giovane entrò nella giuria dell’esibizione artistica di Monaco. Nel 1922 Hengge decorò la facciata del Municipio di Passau con un enorme affresco: quattro cavalieri portabandiera di Kursachsen, Kurtrier, Kurköln e del Ducato di Baviera con al centro il Kaiser Ludwig IV. Herzog von Bayern (6). Nel 1924 affrescò il municipio di Bad Reichenhall con sei dipinti che rappresentavano gli imperatori Federico I il Barbarossa e Carlo Magno, il Re di Baviera Ludwig I e S. Rupertus apostolo dei bavaresi, Carità e Giustizia. Nel 1931 Josef Hengge realizzò gli imponenti affreschi della chiesa Maria Himmefahrt a Frauenzell, Altusried. I quattro principali del soffitto – Geburt Christi, Christi Himmelfahrt, Pfingstwunder, Maria Himmelfahrt (7) – a colori mentre gli otto laterali in pittura marrone. Dopo questi lavori ricevette molte richieste di esecuzione di affreschi e realizzò quelli della Chiesa di Sankt Joachim a Monaco, quelli della chiesa cattolica di Kottern vicino Kempten, e in quelle di Bichel, Wertach, Weidach, Berchtesgaden, Passau e Durach ove ancor oggi si può ammirare l’imponente affresco Christophoros sulla torre campanaria. Negli anni successivi realizzò gli affreschi dei memoriali di guerra di Pasing e Durlach, quelli della Waberhaus di Augsburg nel 1936 e tre grandi lavori pittorici per la stazione dei treni e per l’ufficio del lavoro di Kempten. Molti di questi lavori furono distrutti durante i bombardamenti aerei della seconda Guerra mondiale o vennero demoliti deliberatamente per ragioni politiche dopo la guerra. Nel 1929 venne commissionato all’artista un affresco per un memoriale della prima Guerra mondiale nella città di Berchtesgaden che fu realizzato nella Schlossplatz. Nel 1945 le autorità americane ordinarono la distruzione dell’affresco considerato impropriamente un simbolo del Nazionalsocialismo. L’affresco fu coperto da vernice bianca ma nel 1952 Josef Hengge restaurò la sua opera togliendo la scena di destra che rappresentava un soldato della Wehrmacht che con una granata in mano trionfava su un soldato russo in abiti invernali caduto in battaglia. Anche le due scritte furono modificate. Dalle originarie “1914-1918 – Den 89 gefallenen Helden des Marktes Berchtesgaden. Errichtet im Jahre 1929” e “Sie fielen für die Freiheit und Ehre des Vaterlands” “Agli 89 Eroi della comunità di Berchtesgaden. Costruito nel 1929” e “Essi caddero per la libertà e l’onore della Patria” si passò al più politicamente corretto “Den gefallenen Söhne der Marktgemeinde Berchtesgaden” e “Sie gaben ihr Leben, ihr Opfer ist uns Mahnung”, “Ai figli caduti della comunità di Berchtesgaden” e “Essi diedero la loro vita, il loro sacrificio ci sia da monito”. Alla Großen Deutschen Kunstausstellungen 1937-1944 di München l’artista espose 14 opere tra cui il ritratto del Generale Dietl (8) nel 1941 che fu acquistato da Adolf Hitler per 3.000 RM. Un altro famoso ritratto di Josef Hengge fu quello del Generalluftzeugmeister Ernst Udet (9) decorato con la Croce di Cavaliere, la Croce di Ferro e la Pour le Mérite. I due dipinti sono ancora oggi in un deposito militare di Washington non accessibili al pubblico in quanto considerati propagandistici e bottino di guerra (10). Dopo il bombardamento della sua casa di Monaco l’artista fuggì a Wertach dove aveva legami familiari e rientrò nella sua città natale Kempten nel 1950. In occasione del suo 70° compleanno nel 1960 fu organizzata un’esposizione dei suoi lavori dalla città di Kempten. Josef Hengge morì a Kempten nell’Allgäu il 21/3/1970. Due altre esposizioni die suoi lavori furono organizzate nel 1991 e nel 2000 dal municipio di Wertach. Nel 2016, per il 125° anniversario della nascita dell’artista, l’Heimatmuseum di Wertach ha organizzato una esposizione delle sue opere.
Note
(1) http://www.ottobeuren-macht-geschichte.de/items/show/193?fileindex=0&imageid=680
(2) https://de.wikipedia.org/wiki/Rupprecht_von_Bayern
(3) http://galleria.thule-italia.com/franz-von-stuck/
(4) https://de.wikipedia.org/wiki/Angelo_Jank
(5) https://de.wikipedia.org/wiki/Albin_Egger-Lienz
(6) https://regiowiki.pnp.de/wiki/Ludwig_IV._Herzog_von_Bayern
(7) http://www.altusried-hat-geschichte.com/60.html
(8) https://de.wikipedia.org/wiki/Eduard_Dietl – http://de.metapedia.org/wiki/Dietl,_Eduard
(9) http://de.metapedia.org/wiki/Ernst_Udet
(10) https://swco-ir.tdl.org/swco-ir/handle/10605/11794
Bibliografia
http://www.germanartgallery.eu/en/Webshop/0/product/info/Josef_Hengge,_Female_Farmer&id=21
https://de.wikipedia.org/wiki/Josef_Hengge
https://regiowiki.pnp.de/index.php/Josef_Hengge
http://matrikel.adbk.de/05ordner/mb_1884-1920/jahr_1916/matrikel-05525