Arno Breker
Arno Breker
Catalogo dell’esposizione del Museo Arno Breker, Schloss Nörvenich, D – 52388 Nörvenich
Dominique Egret “Arno Breker: Ein Leben für das Schöne. Une Vie pour le Beau, A life for the beautiful”, Grabert Verlag, 1996, 55 Euro.
Questo volume incanterà tutti i cultori della scultura classica. La pubblicazione del francese Dominique Egret apporta un considerevole contributo all’editoria dedicata ai grandi scultori del XX secolo: Auguste Rodin, Charles Despiau and Aristide Maillol. Arno Breker (1900-1991) fu un amico personale sia di Despiau che di Maillol lo scultore più giovane tra quelli di questa scuola europea. Lo storico dell’arte Egret ha selezionato i capolavori dell’opera di Breker dal 1924 al 1991. Essi documentano come Breker si separò dallo stile di Rodin e Maillol per elaborare la sua particolare impronta che fu il fondamento nella scultura moderna della “Nouvelle Ecole”. Il lussuoso volume, con copertina rigida, è composto di 352 pagine e più di 600 illustrazioni. Il testo è trilingue in inglese, francese e tedesco. Per la prima volta uno sguardo esaustivo è riservato al periodo classico di Breker tra gli anni 1929 e 1945 in cui l’artista rappresentò in modo eccelso la bellezza dell’uomo e della donna. La star tedesca di Hollywood Marlene Dietrich dirà più tardi ripensando agli anni tra il 1938 e il 1945: “A Hollywood io ho sognato quegli uomini che Arno Breker scolpiva a Berlino”. Colpiscono nel libro anche le sculture che Breker fece ai suoi contemporanei: Salvador Dalì, Ernst Fuchs, Isamu Noguchi, Ezra Pound, Konrad Adenauer, Anwar El Sadat, il Negus Haile Selassie dell’Etiopia e lo statista e poeta africano Leopold Sedar Senghor. L’editore di Breker, Joe F. Bodenstein e Marco Bodenstein hanno reso accessibili all’autore fotografie uniche, mai pubblicate prima: come il celebre ritratto giovanile di Breker eseguito dal famoso fotografo Man Ray a Parigi, ed anche fotografie del nuovo Arno Breker Museum dove il principe spagnolo inaugurò un monumentale busto dedicato a Salvador Dalì.
Arno Breker fu senza dubbio lo scultore più significativo del XX secolo nella tradizione classica. Nella rappresentazione dell’ideale della bellezza dell’essere umano nessun artista contemporaneo ha potuto eguagliarlo. Nato nel 1900, Breker divenne il legame, nella prima metà del secolo, tra l’arte della scultura rappresentata da Auguste Rodin e la scuola creata da Charles Despiau e Aristide Maillol. Amico intimo di quest’ultimo , unito ad entrambi nella visione dell’uomo rappresentato come coronamento della creazione, Arno Breker fu l’ultimo scultore europeo ad aver progettato delle nuove dimensioni nella figurazione plastica dell’uomo raggiungendo in questa sua opera un incomparabile abilità artistica. Nonostante ciò egli – uno degli artisti della scultura più rappresentativi del secolo – fu, fino alla sua morte nel 1991, l’oggetto di violentissimi attacchi per ragioni politiche. Imperturbabile, l’artista non ha mai rinnegato né la sua esperienza di vita né la sua opera e non ha mai cessato di rivendicare il suo ideale artistico: “Ho sempre celebrato l’uomo, mai un ideologia” dichiarerà a Berlino nel 1981. In un’altra occasione il maestro disse: “Sono lo scultore dell’uomo nel triplice aspetto della creazione: corpo, anima e spirito.” Da giovane Breker visse per lungo tempo in Francia. Egli fu un europeo in un epoca in cui nessuno aveva avuto la visione di un Europa unita. Gli anni di Parigi segnarono la sua vocazione sopranazionale, la sua tolleranza e il suo senso della giustizia. Tutti gli amici sopravvissuti al cambio di secolo ricordano il rispetto e l’ammirazione di Breker per gli artisti stranieri. Per Roger Peyrefitte, egli fu “nel dominio dell’arte un faro che illuminerà il XXI secolo”…
This volume will enchant every friend of classical sculpture. The publication of the French author Dominique Egret is at the same time a valuable enlargement to the books about the great sculptors of the 20th century: Auguste Rodin, Charles Despiau and Aristide Maillol. Arno Breker (1890-1991) was as a personal friend of both Despiau and Maillol the youngest sculptor of this western tradition. The art historian Egret has selected masterpieces from the treasure of Breker’s oeuvre from the years 1924 to 1991. They document, how Breker separated himself from the style of Rodin and Maillol and found his way to his own, perfected form which grounded in the modern sculpture the “New School”, the “Nouvelle Ecole”.The representative volume (size 8 1/2 x 12 inches), hard-cover has 352 pages and more than 600 illustrations. Text is in English, French and German. For the first time, a wide insight is given into the “classical period” of Breker between the years 1929 and 1946, the high point of which is the beauty of the man and woman. The German Hollywood star Marlene Dietrich said later, looking back at the years 1938 to 1945: “In Hollywood I have dreamt about those men, whom Arno Breker was sculpting in Berlin”. Fascinating in the book are also the portrait-busts, which Breker created of his contemporaries: Salvador Dali, Ernst Fuchs, Isamu Noguchi, Ezra Pound, Konrad Adenauer, Anwar El Sadat, emperor Haile Selassie from Ethiopia and the African statesman and poet Leopold Sedar Senghor. Breker’s publishers Joe F. Bodenstein and Marco Bodenstein have made available to the authors unique photographs, never published previously, as well as a portrait from Arno Breker’s young days which was made by the famous star photographer Man Ray in Paris, and also photographs of the new Arno Breker Museum in which the Spanish Crown Prince opened a monumental Dali portrait-bust.
Museum Arno Breker, Schloss Nörvenich, D – 52388 Nörvenich
Tel. 02426 4632 Fax: 02426 – 1311 E-mail: info@museum-arno-breker.org
http://www.museum-arno-breker.org/
Sito francese con opere, biografia e bibliografia completa: http://arno.breker.free.fr/
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