Hermann Otto Hoyer
Hermann Otto Hoyer
Hermann Otto Hoyer nacque il 25 gennaio 1893 a Brema. Studiò come pittore su vetro e lavorò a Metz, Nancy e Basilea. Prima dell’assolvimento del servizio militare a Brema nel 1913/14 trascorse un semestre presso Josef Goller alla Kunstgewerbeschule di Dresda. Nella Prima guerra mondiale nella battaglia della Marna venne ferito da una scheggia di granata e fu fatto prigioniero e rinchiuso, come raccontò in seguito, “in una gabbia per topi in Bretagna”. Dovette restare in prigionia due anni di più affinché potesse riacquistare la libertà un amico, Richter, figlio del proprietario della birreria di Oberstdorf un villaggio della Germania meridionale nell’Oberallgäu. Dopo due tentativi sfortunati di fuga fu portato nel “campo di concentramento per fuggiaschi” di Graiba in Tunisia che prevedeva 14 ore al giorno di lavoro e un solo turno di pulizia personale ogni 60 giorni. Al suo terzo tentativo d’evasione fu catturato poco prima del fronte tripolitano e sotterrato per 60 giorni in una gabbia dalla forma di tenda senza potersi muovere. La tappa successiva del suo calvario di detenzione militare fu Emzarir dove infuriavano tifo e malaria. Il campo di prigionia fu quindi trasferito a Marsiglia. Da lì fuggì con un amico, che fu ucciso da un proiettile durante la fuga, mentre Hoyer raggiunse la Svizzera con il braccio destro gravemente ferito e fratturato. Imparò con grandi difficoltà a lavorare con la mano sinistra e dal 1919 al 1925 frequentò l’Accademia d’Arte di Monaco con Hermann Groeber alunno prediletto di Franz von Stuck e Carl von Marr. Nel 1922 dipinse con stile personalissimo il ritratto del dottor Ferdinand Sauerbruch durante un’operazione, dipinto ad olio che ancor oggi decora una sala della Chirurgischen Klinik dell’Università Humboldt a Berlino. Nel 1925 Hoyer si costruì una casa di campagna ad Oberstdorf su un terreno che la famiglia Richter gli aveva donato per riconoscenza per quanto aveva fatto per il loro figlio prigioniero. Hoyer dipinse paesaggi, ritratti, nudi, un monumentale Abendmahl (cena) e la stazione alpina della funivia del Nebelhorn in costruzione del 1929 oggi visibile in un annuario dell’ Heimatmuseum di Oberstdorf. Era un uomo serio, riservato ma non chiuso. Molto alto, biondo rossiccio e lentigginoso fu uno dei primi membri del partito nazionalsocialista. Con il celebre dipinto SA-Mannes mit Hakenkreuzfahne und verwundetem Kameraden auf der Schulter (Uomo delle SA con bandiera croceuncinata e camerata ferito sulla spalla) del 1933 (1) mise la sua arte al servizio del NSDAP. Nella Haus der Kunst di Monaco nel 1937 Hermann Otto Hoyer presentò il celeberrimo dipinto Am Anfang war das Wort (All’inizio fu la Parola) che rappresenta Adolf Hitler che parla ai cittadini di Oberstdorf nel Kampfzeit iniziale del movimento nazionalsocialista. Hitler acquistò il dipinto per la progettata galleria d’arte di Linz. Questo dipinto fu riprodotto in migliaia di cartoline e riviste artistiche. In molta della letteratura sull’ arte del terzo Reich il dipinto viene presentato come esemplare per la creazione del mito del dittatore visto come messia. Su ordine della Commissione di controllo alleata il dipinto fu sequestrato e portato in un deposito militare degli Stati Uniti il 13 maggio del 1946. Ancora oggi si trova, invisibile al pubblico insieme con altre quattrocento opere considerate “eclatantemente propagandistiche” in custodia dell’esercito americano presso l’ United States Army Center of Military History (2) nel piano interrato di un grattacielo di Washington DC. Nella Seconda guerra mondiale, sebbene privo dell’ uso di un braccio, Hermann Otto Hoyer si arruolò volontario nelle Waffen-SS col grado d’Obersturmführer (tenente). Nel 1943 fu nominato Professore dell’ Accademia. Nel 1944 partecipò all’esposizione Deutsche Künstler und die SS a Breslau e Salisburgo con un ritratto del SS-Obergruppenführer Theodor Eicke Cavaliere della Croce di Ferro con fronde di quercia caduto ad Oryol sul fronte russo il 26 febbraio 1943 dove il suo aereo fu abbattuto dal fuoco nemico. Le opere contenute nella mostra furono incluse in un successivo catalogo pubblicato a cura per il Reichsführer SS – SS Hauptamt dalla Wilhelm Limpert Verlag di Berlin nel 1944 intitolato “Deutsche Künstler und die SS. Verzeichnis der Künstler und Werke mit 20 Abbildungen” Salzburg, Ausstellung Juni – Juli 1944. Molte delle opere presenti furono riprodotte in cartoline (3). L’ introduzione del catalogo fu curata dal SS-Obergruppenführer Generale Waffen-SS Gottlieb Berger, direttore dello SS-Hauptamt a Berlino (4). Dopo il 1945 Hoyer rimase a lungo detenuto per ragioni politiche e, dopo il suo rilascio nel 1947 visse con la figlia ed il figlio ad Oberstdorf fino al 30 maggio 1968 giorno della sua morte. Hermann Otto Hoyer è sepolto nel cimitero di Oberstdorf. Nel Museo della città (5) è conservato il ritratto di un taglialegna e nel Wittelsbacher Hof (6) è appeso un suo quadro. Molti cittadini conservano privatamente i lavori artistici di Hermann Otto Hoyer. Una selezione delle opere di Hermann Otto Hoyer è presente nella Galleria d’Arte Thule. Molte altre saranno visibili al sito curato dal nipote dell’artista (7) ove è possibile acquistare il libro formato kindle di Hoyer Feldgrau auf Flucht che racconta della sua prigionia e della sua fuga.
(1) presente in Galleria Arte Thule spazio Hermann Otto Hoyer
(2) U.S. Army Center of Military History Fort Lesley J. McNair, Washington, DC 20319-5058 vedi http://www.history.army.mil/
(3) una selezione al sito http://www.moonwheel.net/Kunst/index.htm
(4) http://www.usmbooks.com/SS_art_book.html
(5) Museum Oberstdorf Oststraße13, Oberstdorf http://www.oberstdorf- heimatmuseum.de/
(6) Wittelsbacher Hof Prinzenstraße 24, Oberstdorf http://www.wittelsbacherhof.de/
(7) http://www.feldgrau-auf-flucht.de/ Al sito http://www.feldgrau-auf-flucht.de/ curato dal nipote di Hermann Otto Hoyer sarà presto visibile una selezione delle opere dell’artista tedesco. Allo stesso sito è possibile acquistare il libro (in lingua tedesca ed in formato digitale kindle) di Hermann Otto Hoyer “Feldgrau auf Flucht” diario della prigionia e della fuga da prigioniero di guerra durante il primo conflitto mondiale