Alfred Bernert

Alfred Bernert
di Harm Wulf

Alfred Bernert è stato sicuramente il pittore più conosciuto della città tedesca di Herrnhut in Sassonia in cui arrivò nel 1945 all’età di 52 anni come profugo e fuggiasco. Era nato il 4/3/1893 a Dönis bei Grottau in Boemia, diventata dopo la seconda Guerra Mondiale a cittadina ceca di Hràdek nad Nisou. La famiglia era di tradizione contadina e anche Alfred sarebbe diventato un agricoltore se durante la prima Guerra Mondiale, arruolato come ufficiale, non avesse perso la gamba destra in combattimento. Fin da ragazzo venne notato come particolarmente dotato per il disegno e per questo motivo ottenne una borsa di studio statale che gli permise di frequentare un corso per disegnatori al Politecnico di Praga. Si iscrisse alla Karls-Universität dove ottenne la laure in storia dell’arte. Dopo il matrimonio di trasferì con la moglie Grete nella città di Bad Oppelsdorf (oggi Opolno Zdrój). Nel 1923 consegue il primo successo artistico: nella mostra Großen Berliner Kunstausstellung i suoi tre lavori esposti vengono subito venduti. Alfred Bernert si affermò come pittore professionista dopo un periodo di studio in Svezia e alcune mostre di successo tra cui quella di Vienna nel 1927 e quella di Dresda nel 1934. In quegli anni nascono alla coppia Bernert tre bambini. Da un suo dipinto, sempre dedicato alla maternità, vengono stampate cartoline postali con una frase di Adolf Hitler tratta da un discorso del Führer alle donne del partito tenuto l‘8 settembre 1934 a Nürnberg “In meinem Staate ist die Mutter die wichtigste Staatsbürgerin” (1). Molti dei suoi lavori appaino su riviste come Odal – Monatschrift für Blut und Boden (2) e libri e vengono usati per decorare edifici pubblici tra cui la Bauernschule di Zinnwald Georgenfeld in Sassonia. La catastrofe della seconda guerra mondiale ebbe conseguenze tragiche anche per l’artista. Alfred Bernert, come milioni di altri tedeschi dell’est, viene espulso dalla sua terra natia, perde la casa, le sue proprietà e tutte le opere realizzate fino al 1945. Il 26 giugno 1945, la famiglia Bernert riesce a raggiungere Herrnhut come annotato da Gustav Winter, tipografo e sindaco della cittadina sassone. Il primo incarico dell’artista è il ritratto del Comandante sovietico della zona. Il misero compenso sarà il permesso di soggiorno a Herrnhut un pezzo di pane e un po’ di burro. La famiglia Bernert decide di restare nella città che, dopo la fuga dai Sudeti, appare come un’ancora di salvezza e un luogo per organizzare una nuova vita. Alfred Bernert riprende il suo lavoro in un ambiente che sembra almeno compatibile con la sua arte. Con la pittura a carboncino e ad olio contribuisce a ricreare una dignitosa situazione economica per sé stesso e la sua famiglia: i suoi dipinti di paesaggi e ritratti, molto apprezzati, si trovano in molte case nei dintorni della cittadina che lo accolse profugo nel 1945. Uno delle opere di Alfred Bernert più conosciute è Gemütliches Wochenend bei Kokel del 1948 a lungo esposto nella Gasthaus Reich di Herrnhut ed oggi nella mostra permanente presso l’Heimatmuseum (3). Per l’ospedale Krankenhaus Herrnhut (4), oggi in possesso di un privato, realizza nel 1966 il monumentale dipinto Krieg und Frieden che illustra la catastrofe della guerra e la rinascita nella pace. Nel 1974 l’economista ceco Dr. Karl Janovsky chiese ad Alfred Bernert di realizzare un ritratto di Hendrik Verwoerd (5), a suo tempo primo ministro del Sud Africa e assassinato nel 1966. Janovsky, un grande ammiratore di Verwoerd che fu definito ‚“architetto del regime dell’Apartheid in Sud Africa“, diede il dipinto alla vedova di Hendrik Verwoerd Elizabeth “Betsie” Schoombie (17/571901 – 29/2/2000). Alfred Bernert morì il 1 ottobre 1991 all’età di 98 anni. La sua tomba si trova nel cimitero Gottesacker der Brüdergemeine di Herrnhut (6). In occasione del ventennale della morte di Alfred Bernert a Herrnhut dal 16 ottobre 2011 al 5 febbraio 2012 è stata organizzata una mostra con i ritratti dipinti dall’artista. Il dipinto Mutter mit Kind esposto al Sächsiche Kunstausstellung Dresden del 1934 è in vendita presso un importante sito di arte contemporanea (7). Il dipinto Helmut mit dem Speer del 1933 di proprietà del Kunsthistorischen Museum della città di Görlitz (8), è stato esposto nella Galerie der Moderne nel in 2015. Una importante casa d’asta ha recentemente venduto i due ritratti di Christian Gottfried Ehrenberg (1795-1876) e Christian Leopold von Buch (1774-1853). Il dipinto di Bernert Der Junge Zinzendorf, ispirato al ritratto di Alexis Simon Belle (9) del 1720, è stato usato nel 2009 per illustrare la copertina del volume Zinzendorf und die Herrnhuter Brüdergemeinde. Il quadro ritrae Nikolaus Ludwig, Reichsgraf von Zinzendorf und Pottendorf (1700 – 1760) (10) religioso e riformatore sociale tedesco, vescovo della chiesa della Moravia e fondatore della confraternita Herrnhuter Brüdergemeine. Fu un’importante figura del protestantesimo del 18 secolo, ricordato per notabile per aver fornito asilo agli esuli moravi di lingua tedesca a Herrnhut. Questo insediamento fu influenzato dalle sue idee pietiste e dalla fede luterana in cui era cresciuto. Oggi la chiesa morava rimane fortemente modellata da Zinzendorf, oltre alla sua origine hussita.

 

 Note

(1)“In meinem Staate ist die Mutter die wichtigste Staatsbürgerin. Was der Mann an Opfern bringt im Ringen seines Volkes, bringt die Frau an Opfern im Ringen um die Erhaltung dieses Volkes in den einzelnen Zellen. Was der Mann einsetzt an Heldenmut auf dem Schlachtfeld, setzt die Frau ein in ewig geduldiger Hingabe, in ewig geduldigem Leiden und Ertragen. Jedes Kind, das sie zur Welt bringt, ist eine Schlacht, die sie besteht für Sein oder Nichtsein ihres Volkes”. (“Nel mio Stato la madre è il cittadino più importante. Ciò che l’uomo sacrifica nella lotta del suo popolo, la donna lo realizza nella lotta per la conservazione di questo popolo nei singoli individui. Ciò che l’uomo compie nell’eroismo sul campo di battaglia, la donna lo realizza nell’eterna e paziente devozione, nell’eterna e paziente sofferenza continua. Ogni bambino che partorisce è una battaglia che è fatta per l’essere o il non essere del suo popolo”).

(2) Odal, Monatsschrift für Blut und Boden Ausgabe B, Heft 10 Oktober, 10. Jahrgang 1941

https://de.metapedia.org/wiki/Odal_%E2%80%93_Monatsschrift_f%C3%BCr_Blut_und_Boden

(3) http://www.herrnhut.de/42.html

(4) https://nise81.com/cust/eiche/Html/krank.htm

(5) https://en.rightpedia.info/w/Hendrik_Frensch_Verwoerd

(6) http://www.herrnhut.ebu.de/gottesacker/

(7) http://www.germanartgallery.eu/en/Home/

(8) https://de.wikipedia.org/wiki/Kulturhistorisches_Museum_G%C3%B6rlitz

(9) https://fr.wikipedia.org/wiki/Alexis_Simon_Belle

(10) https://de.wikipedia.org/wiki/Nikolaus_Ludwig_von_Zinzendorf

Un sentito ringraziamento al sito

http://www.germanartgallery.eu/en/Home/

 

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